ADDIO, VOCE DI “CRUDELIA DE MON”
Un ricordo di Franco Bolignari, leggenda del doppiaggio cantato
Di Nunziante Valoroso
Ricordo ancora la prima volta che lessi il suo nome: era un cartello posto alla fine dei titoli della “Carica dei 101” di Walt Disney, in occasione della sua ultima riedizione cinematografica a Pasqua 1995: “La colonna sonora originale de La Carica dei 101, con Franco Bolignari che canta Crudelia de Mon, sarà presto disponibile in Cd dalla Walt Disney Records”. Era un altro tassello da aggiungere al mio elenco personale di voci e cantanti delle edizioni italiane dei film di Walt, una ricerca che sarebbe poi diventata, anni dopo, un libro sulla carriera di Roberto de Leonardis, il dialoghista di fiducia della Disney, e mi avrebbe spalancato le porte, come consulente e dialoghista, della Royfilm, la società di edizione da lui fondata. Franco cantava appunto le poche canzoni contenute nel film ma Crudelia de Mon, composto da Mel Leven, divenne un brano leggendario.
Lui era stato, negli anni ’50, uno degli esponenti del “bel canto” italiano e aveva inciso tanti brani nella celeberrima sede italiana della RCA, sulla via Tiburtina, sotto la direzione di miti come Savina, Morricone, Trovajoli. È il maestro Alberto Brandi che, nel 1961, quando Franco si sente un po’ messo da parte da urlatori e cantautori, a dare nuova linfa alla sua carriera, proponendogli un provino alla Fono Roma per il doppiaggio delle parti cantate dell’ultimo film di Walt Disney, La carica dei cento e uno (come si scriveva allora sulla pubblicità). Roberto de Leonardis manda il provino a Burbank, all’amico Walt Disney, che è entusiasta. Franco sbaraglia tutti e il resto è storia. Per tutti gli anni ’60 sarà una delle voci cantanti più richieste al doppiaggio: nel 1964 a febbraio esce un famoso musical di Walt Disney con attori: “Magia d’Estate” (Summer Magic), diretto da James Neilson e interpretato da star come Dorothy McGuire, Burl Ives e la giovane Hayley Mills. Franco viene scelto per doppiare, nel canto, il giovane Eddie Hodges (la voce, nel recitato, è di Massimo Turci). Le canzoni sono dei leggendari fratelli Sherman, i compositori del cuore di Walt Disney, la direzione musicale è di Tutti Camarata, il producer dei dischi Disneyland e Alberto Rabagliati doppia nel canto Burl Ives. Franco duetta con lui nel bel brano “In veranda con te” (On the Front Porch): la direzione musicale è del suo vecchio amico Armando Trovajoli, i testi italiani di Roberto de Leonardis. Dopo la distribuzione nelle sale il film diventerà popolarissimo nel circuito del 16mm, stampato in Technicolor dalla Sampaolo Film e, ancora, in varie repliche, nel corso degli anni, diviso in tre parti, nel programma televisivo “Disneyland”.
L’anno successivo, un altro importante titolo si aggiunge alla filmografia di Franco: “Tutti insieme appassionatamente” (The sound of music), di Rodgers & Hammerstein, diretto da Robert Wise e interpretato da Julie Andrews, fresca vincitrice dell’Oscar per Mary Poppins, batte tutti i record d’incasso negli USA e si prepara a sbarcare anche in Italia. La 20th Century Fox non bada a spese e, seguendo l’esempio di Walt Disney, vuole che il film sia doppiato anche per le canzoni in tutte le principali versioni estere (francese, spagnolo, tedesco e italiano). Tina Centi, dopo aver doppiato le canzoni di Julie nel film Disney e di Audrey Hepburn in “My Fair Lady”, viene richiamata anche per questo film: a Franco viene riservata una delle canzoni più belle “Sixteen going on seventeen” (Quindici anni, quasi sedici) interpretata dal giovane Daniel Truhitte, nel drammatico ruolo del giovane Rolf (la voce nel recitato è ancora di Massimo Turci). La direzione musicale è ancora una volta del maestro Brandi, al film partecipa anche il coro del maestro Pietro Carapellucci. Il film, purtroppo, sul mercato italiano non ha un grosso successo (viene travolto dagli incassi stratosferici di Mary Poppins e My Fair Lady, usciti nello stesso periodo) ma recupera abbondantemente nel circuito del 16mm e, in seguito, quando inizierà le programmazioni televisive sui canali Mediaset, nella prima metà degli anni ’80, sarà un trionfo. Tra l’altro il film sarà anche il primo, tra quelli doppiati da Franco, ad essere disponibile nell’allora nuovissimo formato delle VHS, nel 1981, distribuito dalla Domovideo. Dopo “Tutti insieme appassionatamente” sono quasi sicuro che Franco abbia doppiato le poche parti cantate dal giovane John Davidson rimaste nella versione di 118 minuti, distribuita in Italia, di “The Happiest Millionnaire” (Il più felice dei Miliardari), ultimo film prodotto personalmente da Walt Disney e uscito da noi nel 1968 ma le ricerche in merito stanno continuando.
Se la Disney avesse istituito un premio “Disney Legend” italiano, Franco sarebbe sicuramente stato uno dei premiati. Nel frattempo è entrato nella leggenda per merito dei suoi fan italiani. (La foto è di Andrea Di Cosmo)
PUBBLICATO IL LIBRO FOTOGRAFICO “OSTIA, LE TRACCE DELLA STORIA” DI GIANNI MARITATI E PINO RAMPOLLA, CON UN CONTRIBUTO DI FRANCESCA FAIELLA. ECCO LA PREFAZIONE DI ALBERTO TABBI’
Dal 2010 Gianni Maritati organizza la Festa del libro e della lettura di Ostia. E lo fa attraverso l‘Associazione Clemente Riva, della quale è presidente. Si tratta di una manifestazione dalla rilevante valenza culturale resa possibile grazie alla passione ed all’impegno dei soci, che lo sostengono sia nelle fasi logistiche e di allestimento che durante lo svolgimento. L’evento è un autentico regalo per la comunità locale, che per tre volte all’anno ha la possibilità di ribadire o recuperare l’enorme valore espresso dalla lettura.
E proprio l’amore per Ostia e per la cultura sono all’origine di questa pubblicazione che in qualche modo è un ulteriore regalo che Gianni Maritati ha voluto fare al territorio. Affiancandosi peraltro ad un altro “innamorato” di Ostia. Il fotografo Pino Rampolla, salernitano di origine ma ormai lidense di adozione, che da anni racconta il nostro quartiere attraverso i suoi intensi e suggestivi scatti. La produzione letteraria di pubblicazioni che riguardano Ostia è abbastanza ricca. Ma questo libro rappresenta senza ombra di dubbio un inedito. Per i contenuti e per l’articolazione. La storia di Ostia viaggia, come detto nel sottotitolo, da Enea a Sami Modiano, ricordando e raccontando personaggi che ci consentono di ripercorrere migliaia di anni. Le fotografie di strade, monumenti, strutture e paesaggi naturali nutrono all’istante l’occhio. Ma aprono subito dopo la mente e l’animo all’immaginazione ed alla curiosità. Ed è in quel momento che arrivano in soccorso e ristoro le narrazioni agili ed appassionanti che descrivono quaranta persone le quali, ognuna con le proprie peculiarità, hanno in qualche modo “partecipato” alla costruzione della Ostia che oggi vediamo e viviamo. Scorrendo le righe del libro si vanno ad approfondire conoscenze embrionali, ad arricchire nozioni consolidate e soprattutto a scoprire dettagli e curiosità. Tutto questo attraverso quelle che sono definite le tracce lasciate da questi personaggi.
Il volume diventa così un piacevole trattato di storia che abbraccia un po’ tutti i secoli. Ma anche una vera e propria guida. Perché ci consente di fare, proprio per mezzo delle persone che vengono raccontate, un autentico tour per tanti luoghi del quartiere in cui viviamo. Un excursus narrativo e fotografico che alla fine ci dà la possibilità di guardare la nostra Ostia in modo nuovo, svelandocene ancor di più il fascino e la bellezza.
PUBBLICATO IL SAGGIO DI FRANCESCA FAIELLA “LATTE DI LUPA. Guida di Roma al femminile”. FOTO DI CRISTIANO LOLLOBRIGIDA. ECCO LA PREFAZIONE, DAL TITOLO “ROMA IN ROSA”
Questo libro è un Grand Tour di carta: dopo averlo letto, il nostro sguardo su Roma (e su noi stessi) cambierà per sempre. Come accadeva a quei giovani di buona famiglia e a quegli scrittori, studiosi e artisti che venivano nel Settecento e nell’Ottocento a farsi umili punti piccolissimi nel magnifico centro della Romanità e della Cattolicità, per conoscerne da vicino la grande bellezza e l’infinita spiritualità.
In più, compensando molte mancanze della storiografia tradizionale, l’autrice qui ci regala una nuova e più emozionante prospettiva con cui guardare all’opera ultra-bimillenaria di uno dei due bimbi gemelli allattati da una lupa dopo essersi fortunosamente salvati. Francesca Faiella racconta l’utero e le mammelle di Roma, la sua invincibile femminilità. Le donne. La loro identità e il loro ruolo sociale. Dee e sacerdotesse, eroine e prostitute, matrone e popolane. E poi, scorrendo il nastro dei secoli, mogli e madri di imperatori, cortigiane, aristocratiche. Le donne romane e le donne cristiane, le donne tradizionali e le donne anticonformiste. Le artiste, le archeologhe, le sportive, le straniere che hanno legato futuro e destino alla Città Eterna. L’autrice parla anche di femminicidio e di stalking, due piaghe che attraversano tutta la Storia fino a diventare due insopportabili buchi neri nell’attualità più rovente. Un libro che parla di persone ma anche di immagini femminili, storie e leggende, ricette e modi di dire. Tutto declinato al femminile. Tutto visto o rivisto secondo il genio femminile. La Storia si fa così più ricca di sorprese e di imprevisti, come un grande affresco che a guardarlo meglio ci appare sempre più colorato e sempre più vivo. Questo libro è anche il paradiso delle etimologie: autentiche, presunte o leggendarie che siano. In ogni caso, scavando nel cuore delle parole e delle citazioni, scopriamo che conoscere è un’avventura senza fine, un guardare organi, sangue e muscoli che si muovono sotto la pelle della Storia. Ma soprattutto queste pagine sapienti e coinvolgenti sono figlie di una esperienza diretta e profonda della città, di uno sguardo sempre nuovo e sempre ammirato e stupito, curioso e insaziabile. (G.M.)
“KAFKA A RECANATI”: STEFANO PERRUCCIO “GIOCA” CON LA GRANDE LETTERATURA DELL’OTTOCENTO
Originale e divertente il romanzo breve di Stefano Perruccio intitolato “Kafka a Recanati” (Youcanprint 2020). E’ un viaggio a ritroso nel tempo dello scrittore boemo Franz Kafka (1883-1924), l’autore del “Processo” e della “Metamorfosi”, che desidera incontrare personalmente il poeta recanatese Giacomo Leopardi. E ci riesce! Siamo infatti nel 1820… Altri sorprendenti personaggi: John Keats, Percy e Mary Shelley, Lord George Byron, Nikolaj Vassilievich Gogol, Alessandro Manzoni e molti altri. Scritto in modo brioso, il romanzo racconta di viaggi incredibili, anticipa le opere degli scrittori, imprime una nota moderna e insolita nei loro “ritratti”. E ci avvicina a questi nomi immortali della cultura dell’Otto e Novecento, facendoci sentire il sapore umano delle loro pagine consegnate alle Storie della letteratura: un caloroso e imprevedibile omaggio all’arte del raccontare che per noi lettori moderni diventa giro di giostra e caccia al tesoro, evocazione fantastica, curiosità e sogno (G.M.).
I SOCI DELLA CLEMENTE RIVA
Ruggero Pianigiani, Anna Rizzello, Susy Giammarco, Sergio Ronci, Paola Mancurti, Germana Linguerri, Letizia De Rosa, Marco Malgioglio, Francesca Faiella, Alessandro Flego, Cristiano Lollobrigida, Manuela Perfetti, Elisa Palchetti, Salvatore Dattolo, Agostino D’Antoni, Francesco Graziani, Francesca Gravante, Giusi Badalotti, Daniela Cococcia, Franca Bernardi, Tiziana Di Bartolomeo, Matteo Mancioppi, Francesco Lavorgna, Pierluigi Califano, Gianni Maritati. Socio onorario: Anna Iozzino
PRISMA. Di Gianni Maritati. Con Ruggero Pianigiani
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